Ho sfilato
una sigaretta dal pacchetto di mio padre.
Il tabacco sfrigola mentre faccio il
primo tiro.
Penso
all’ultima sigaretta che ho fumato.
Il
pacchetto aperto verso di me e tu che mi dici Vuoi?
Ti
prendi una sigaretta e ne dai una a me. Seduti al tavolino di quel bar, ad
ascoltare quei ragazzetti che cantano in playback.
Mi
sembrava anche un bel posto, ma eri tu e il tuo profumo che mi ubriacava.
Guardo
fuori dalla finestra la luna che rende chiara questa notte d’estate.
Quanto
tempo è passato? Quasi un anno oramai.
La
sigaretta si accorcia.
Il mio cellulare vibra, una due volte si
ferma.
Un sms.
No, non ho voglia di rispondere.
Dolce amore mio
stanotte i miei pensieri corrono dietro un altro uomo, non me ne volere troppo
male
Continuo
a guardare la luna, poi la sigaretta finisce e spengo la cicca nel posacenere.
Sulla mia testa tu mi guadi
attraverso il cotone e i colori della tela che ho dipinto.
Mi
guardi ma mi guarda me stessa lì dentro,
nel castano ad olio dei tuoi occhi, ci sono più io che tu.
Mi
decido a rispondere al messaggio, dolce e docile, da brava fidanzatina.
Mi
stendo sul letto, sotto il mio-tuo sguardo vigile.
Alcuni
ricordi si ricorrono nella mia testa.
Allora metto su una canzone di Battisti,
per avvicinarmi ancora di più a te.
E
mentre le note vanno penso che tra un po’ ci rivedremo.
Nessun commento:
Posta un commento